Descrizione
La Chiesa Belfortese di San Sebastiano Extra Muros: Storia, Arte e Devozione.
Il libro “La Chiesa Belfortese di San Sebastiano Extra Muros” di Luigi Maria Armellini:
Il testo appresenta un’approfondita esplorazione della storia e dell’architettura di un edificio sacro che incarna il legame tra fede, arte e resilienza comunitaria. Situata a Belforte del Chienti, nelle Marche, la chiesa fu edificata nel 1479 su iniziativa della comunità locale, in risposta alle devastanti epidemie di peste del XV secolo. Armellini ricostruisce con minuzia di dettagli il contesto storico, artistico e sociale in cui nacque questa chiesa, rendendola un simbolo del patrimonio culturale marchigiano.
La Chiesa di San Sebastiano Extra Muros fu costruita fuori le mura della città, una posizione simbolica e strategica. Nata sotto il giuspatronato del Comune di Belforte, la chiesa rispondeva a una duplice funzione: santuario votivo contro la peste e punto di riferimento per i pellegrini che percorrevano la via Lauretana, un’importante arteria di pellegrinaggio che collegava Roma a Loreto.
L’autore descrive la chiesa come un esempio di ciò che lo studioso M. Sensi definisce “santuario politico contra pestem”: un luogo sacro gestito dalla comunità per invocare protezione divina in momenti di crisi. Questi edifici votivi, spesso costruiti rapidamente per rispondere alle epidemie, si trovavano in posizioni chiave, come porte cittadine o strade principali, per proteggere simbolicamente e concretamente le comunità.
Un elemento centrale del libro di Armellini è l’analisi dell’architettura della chiesa, che ha subito modifiche e ampliamenti nel corso dei secoli. Inizialmente, la chiesa aveva una pianta rettangolare, successivamente ampliata nel XVI secolo per includere elementi rinascimentali. Tra i dettagli architettonici più significativi spicca il portale in cotto, decorato con formelle a motivi floreali e piccole colonnine tortili, un esempio straordinario di artigianato locale.
L’interno della chiesa è suddiviso in due navate, separate da tre archi a tutto sesto poggianti su colonne di laterizio. Queste strutture evidenziano un uso intelligente dei materiali locali, come il mattone, e un’attenzione alla funzionalità e alla spiritualità dell’edificio. Di particolare interesse sono le tracce di affreschi votivi, tra cui un’effigie della Madonna Lauretana, patrona dei pellegrini.
Questi affreschi testimoniano la forte devozione popolare e il ruolo della chiesa come tappa importante per i pellegrini lungo la via Lauretana.
Il libro approfondisce anche il contesto sociale e culturale in cui la chiesa operava.
Situata nei pressi della via Lauretana, la Chiesa di San Sebastiano non era solo un luogo di culto, ma anche un punto di sosta per i pellegrini.
La sua vicinanza a un ospedale per poveri, noto come “Hospitale Pauperum,” sottolinea il ruolo della chiesa come centro di assistenza spirituale e materiale.
Armellini sottolinea come questi edifici votivi fossero spesso costruiti per volontà popolare, con la partecipazione attiva di tutta la comunità, dai nobili ai contadini. La loro funzione apotropaica – protezione dal male – li rendeva luoghi di speranza in un’epoca in cui le epidemie mietevano migliaia di vittime. San Sebastiano, santo protettore contro la peste, era rappresentato nella chiesa con una statua lignea, custodita in una nicchia absidale dietro l’altare maggiore.
Un altro aspetto trattato nel libro è la figura di San Sebastiano, il santo a cui la chiesa è dedicata. Raffigurato tradizionalmente trafitto da frecce, San Sebastiano divenne simbolo di resistenza e speranza durante le epidemie. Secondo la leggenda, sopravvisse al martirio delle frecce, simboleggiando la capacità di superare le avversità attraverso la fede. Questa devozione popolare si riflette anche nelle rappresentazioni artistiche presenti nella chiesa, che includono immagini votive legate alla protezione divina.
Con questo libro, Luigi Maria Armellini invita i lettori a riscoprire un luogo che incarna la memoria storica delle Marche. La Chiesa di San Sebastiano Extra Muros non è solo un monumento architettonico, ma anche un simbolo di resilienza e solidarietà comunitaria. Armellini combina rigore storico e sensibilità narrativa per offrire una lettura che appassiona non solo studiosi e appassionati di storia, ma anche chiunque sia interessato a valorizzare il patrimonio culturale del territorio.
SCOPRI GLI ALTRI EBOOK SU:https://www.identitasibillina.it/shop-quaderni/
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.