istanti - immagine per la poesia di andrea delsere

ISTANTI

ANDREA DELSERE

 

Istanti. Un sogno scritto sul banco: poesia e memoria

Nel tempo sospeso dell’adolescenza, ogni gesto è assoluto, ogni parola incisa su un banco può diventare eterna.

La poesia di Andrea Delsere raccoglie l’eco di quelle emozioni vissute a voce bassa, in corridoi pieni di luce, tra quaderni, amicizie e distacchi.

È una scrittura che accarezza la memoria e la trasforma in materia sensibile. Leggere questi versi significa tornare a sentire il cuore che batte tra le mani, il nodo alla gola dell’ultimo giorno di scuola, l’istinto di prendere il volo senza sapere dove si andrà.

Non si tratta solo di nostalgia: nella voce dell’autore risuona la volontà di fermare l’istante in cui l’identità si forma, quando ancora siamo “piccoli fiori sfiorati dalle mani”, ma già in grado di percepire l’amore, la perdita, la vertigine.

È questo che rende la poesia potente: la sua capacità di restituire intensità anche alle cose più leggere, di dare dignità poetica all’impercettibile.

Andrea Delsere ha il dono raro di unire la delicatezza delle immagini alla profondità emotiva.

La sua scrittura è fatta di pause, respiri, dettagli che diventano simboli.

I muri del cuore, i nomi incisi, i sogni trattenuti un istante prima di cadere nel vuoto. Tutto contribuisce a creare una geografia interiore, un paesaggio che parla anche a chi legge, perché appartiene a ciascuno di noi.
Nel testo convivono leggerezza e gravità, pudore e rivelazione. È la scuola, quella di ieri e quella che ancora abita la nostra memoria, a fare da scenario: non come semplice luogo fisico, ma come spazio dell’iniziazione, della crescita, dei primi slanci verso l’altro. È lì che impariamo a riconoscerci nei sentimenti, nelle fragilità, nei desideri. E forse anche a custodirli, una volta adulti, come si custodisce qualcosa di irripetibile.

Invitiamo il lettore a concedersi il tempo per entrare in questo piccolo universo poetico, ad ascoltarlo come si ascolta una canzone dell’anima. Perché ogni verso, ogni parola di questa poesia, ci ricorda che la memoria non è mai solo passata: è il luogo in cui diventiamo altro, ogni volta, di nuovo.

istanti
Cuori in discesa e le scritte sul banco,
la scuola è finita con l’amico di fianco.
Piccoli amori che si rincorrono profumando la stanza, futuro in cammino che servono per completare la favola.
Paure che si rincorrono, perché
siamo piccoli fiori sfiorati dalle mani,
con l’istinto di prendere il volo,
e incidere il nome sui muri del cuore.
Ancora un momento, fammi vivere un sogno
prima di dormire e cadere nel vuoto.

tempo che passa istanti

La persistenza della memoria,  Salvador Dalí, 1931 

BIOGRAFIA DELL'AUTORE

Andrea Delsere è un autore che unisce poesia, musica e teatro in un’arte sinestetica e multisensoriale. Le sue poesie evocano un universo di emozioni e sensazioni attraverso immagini di occhi, sguardi, istanti, respiri, onde, oceani e nuvole, cieli, stagioni e racconti. Con un sguardo attento al tempo che scorre lento di notte e rapido nell’alternarsi delle stagioni, Andrea riflette gli stati d’animo umani. La sua poetica sorge tra silenzi, fiocchi di luce e di colori, facendo sì che nessun luogo sia poi così lontano. 

Della sua vita, ci racconta:

“Sono nato a Montefano  l’8 aprile 1968, dopo gli studi dell’obbligo, ho frequentato il C.E.M, Scuola di Musica Teoria e Solfeggio per 3 anni, e  per 2 Dizione e di Recitazione. La passione per la poesia è nata in questo periodo, componendo testi e canzoni. Ho recitato per 4 anni in una Compagnia Teatrale locale, collaborando anche nella regia.”

Non desidero una rosa a Natale
più di quanto possa desiderar la neve a maggio:
d’ogni cosa mi piace che maturi quand’è la sua stagione.

 William Shakespeare

 

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